Arabeschi
Piove sugli arabeschi del destino,
laddove si leggono sparse
vite ricamate in una trama indefinita…
Bevo gocce di primo mattino,
cercando sollievo alle labbra arse
da mille parole che cambiano una vita…
Guardo in alto con occhi aperti,
sento entrare in me Natura
animando la mia anima,
lavandomi da quei minuti persi,
in solitudine e nell’adolescenza dura
ripercorrendo a ritroso la mia vita.
Tendo l’orecchio lontano laggiù:
cigolano mesti i cardini
di un portone dimenticato
annerito da pioggia, Sole e passato,
apro e corro in verdi giardini:
capisco che è il futuro e l’orizzonte non lo vedo più…
Attraverso i giardini a passo lento,
camminando per eterne ore,
circondato solo dal verde speranza…
Mi guardo intorno in ogni momento
sussultando al minimo rumore:
apro gli occhi e sono dentro una stanza…
Stai dormendo accanto a me,
sulle labbra il tuo sorriso,
il tuo cuore balla sul mio petto…
Nulla spiega i miei perché,
neppure la serenità del tuo bel viso
e la luna mi irride per dispetto.
Siamo solo piccole formiche
che camminano sugli arabeschi del destino
che rimangono bloccati
da sì , no e qualche perché
non corrisposti o non condivisi,
o in attesa di silenzi mai spiegati.
La vita vola a braccetto con Tempo
in un battito di ali di farfalle multicolori
disegnati sugli arabeschi del destino…
Godendoci i respiri di ogni momento
mi sentirò forse meno solo
mentre dormo con te di primo mattino.