Ci risiamo
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“Tanto non puoi farcela: sei sordo!”

“Tanto non puoi farcela”: quante volte vi è capitato di sentirvelo dire. Non c’è frase che mi dia più noia di questa. Me l’hanno detto tante volte nella vita:  “Non è un percorso adatto per te: sei sordo”, “I sordi non possono fare questa cosa: non sentono!”, “mi spiace che non senti perchè sennò potresti farlo!”.

Pensi che abbiano ragione? Non affanniamoci tanto allora: adagiamoci nella bambagia del pietismo. Se proprio ci annoiamo, possiamo sempre commiserarci da soli perchè tanto non abbiamo nessuna possibilità. Del resto, lo sai anche tu, se ce lo dicono gli altri, una ragione ci sarà. Oppure possiamo anche vedere il lato positivo e sfruttarlo a nostro vantaggio: massimo risultato con il minimo sforzo. Se proprio non ce la facciamo, che ci pensino gli altri a farci avere quello che ci serve. Abbiamo le nostre sicurezze (economiche ma non solo…) e ce le teniamo strette: che serve affannarci per un qualcosa che ci dicono che non riusciamo a fare quando stiamo bene così?
E se invece provassimo a raccogliere la sfida?  Essere consapevoli di un nuovo limite è una grande motivazione. Ci troviamo davanti a un muro e ci dicono pure: “non ci provare neanche, è troppo duro per scavalcarlo!”. Allora scavalchiamolo. Quante volte ci siamo fermati dopo a sorridere di quelle pippe mentali che siamo fatti per nulla?
Gli esempi sono tanti e non mancano.
Qualcuno ha mai sentito parlare di Erik Weiheinmaye, l’Uomo Ragno? Ha scalato Monte McKinley, Aconcagua, Kilimangiaro e infine l’Everest nel 2001 a 32 anni. “Eh vabbè, l’hanno fatto in tanti!” Avete ragione, l’hanno fatto in tanti. Però lui è stato l’unico cieco finora ad averlo fatto. Straordinario, vero? Eppure quanti di noi penserebbero che un cieco possa scalare una montagna?
Un’altro esempio, sicuramente più noto, Alex Zanardi. La sua storia la conoscete tutti, immagino. Quanti dopo l’incidente in cui è stato protagonista nel 2001 si sarebbero ripresi? Quanti nella sua situazione avrebbero continuato a far sport? Quante volte avrà sentito dire: “ma come puoi pensare di farlo?”
Beatrice Vio, in arte Bebe, non è un nome come tanti, vero? Andatevi a vedere anche la sua storia. Senza braccia e senza gambe a seguito di una meningite, l’avreste mai immaginata come una schermatrice, ancor di più di livello internazionale? Del resto lo dice pure lei che la vita è una figata…
Thomas Edison è molto conosciuto per le sue grandi invenzioni ma tanti non sanno che ha sempre detto di non aver mai mollato nonostante abbia fallito almeno 10mila volte. Quanti già si buttano giù dopo il primo fallimento?
Muhammad Alì ha sempre avuto una grande forza di volontà che gli ha permesso di raggiungere i suoi traguardi. Diceva sempre: “Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è un’opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre. Niente è impossibile.”
Grandi uomini? Casi eccezionali? Forse. Tuttavia c’è un fattore comune in loro: la volontà di imporsi e di vivere la propria vita senza porsi limiti. E’ una qualità innata da sempre presente in noi: sta a noi allenarle e svilupparle. Eleanor Roosevelt disse: “nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso!” E’ qui che entriamo in ballo. Siamo solo noi padroni del nostro destino. Solo noi possiamo decidere veramente cosa possiamo o non possiamo fare. Abbiamo sempre due possibilità: dar loro ragione o dimostrare il contrario.
Adesso capite perchè mi dia fastidio sentirmi dire: “tanto non ce la puoi fare”. Per non farmi influenzare dalle dicerie altrui, mi tengo sempre a mente la famosa battuta di Alberto Sordi ne “Il Marchese del Grillo”. Sapete già quale? No? Guardatevi il video.
Ricordatevi sempre: comunque vada è un successo. E allora andiamo!
Anche a voi è capitato di sentirvi porre dei limiti o sminuiti nelle vostre azioni? Come avete reagito? Avete una strategia vincente oppure vi rannicchiate nel vostro guscio? Parliamone.

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